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Una nuova puntata della nostra nuova rubrica per conoscere meglio i Veterinari e le Veterinarie che ci hanno scelto per la propria attività clinica. Dieci domande per conoscere il percorso, le gioie e le difficoltà della professione veterinaria.
1. Quando ha deciso di diventare un Medico Veterinario e specializzarsi? Ricorda un evento in particolare che l’ha indirizzata verso questo percorso oppure è stato un percorso graduale?
Come nella più romantica delle storie, ho desiderato sin da bambina di diventare un veterinario, negli anni della scuola non sono mancati i ripensamenti, ma durante gli ultimi anni di liceo ero sicura della strada che avrei intrapreso, così sicura da non avere pensato ad un piano B, qualora non avessi superato il test di ammissione…per fortuna è andata bene :P
2. Chi l’ha ispirata di più durante questo percorso?
La mia ispirazione più grande è stata la sorella della mia mamma, la zia Andreina, che nei suoi primi anni di studio alla facoltà di Medicina Veterinaria era ospite a casa nostra, sin da piccina la guardavo con ammirazione e desideravo tantissimo essere come lei, spero di esserci riuscita almeno un pò.
3. Qual è o quali sono stati gli ostacoli maggiori nella sua carriera? Come li ha superati?
Data la “giovane età” della branca specialistica di cui mi occupo, la parte più complessa è stata guadagnare la fiducia di colleghi e proprietari di animali domestici in merito all’efficacia della riabilitazione, ma i risultati raggiunti grazie alle terapie, sono stati la chiave di volta per conquistarne la stima.
4. Cosa la motiva di più nel suo lavoro?
La ragione che mi ha avvicinato alla fisioterapia e riabilitazione veterinaria e che, ancora adesso, dopo quasi 14 anni, mi spinge a proseguire con lo stesso entusiasmo, è il poter contribuire ai progressi grandi e piccoli dei miei pazienti nel loro percorso riabilitativo.
5. Qual’era la sua esperienza nel trattare i pazienti con prodotti su misura prima di incontrare PlayVet? Conosceva già la stampa 3D applicata a questo settore?
Prima di conoscere PlayVet ho adottato altri tipi di prodotti, molto meno customizzati sul paziente (es. materiali termo-modellabili) o che sfruttavano sistemi con calchi tradizionali, che rendevano molto più difficile, per il paziente, sopportare la fase di acquisizione. Si, conoscevo già la stampa 3D applicata in questo settore, ma mi era capitato di valutare prodotti stampati con materiali molto più rigidi e meno flessibili di quelli di PlayVet, che non mi avevano convinto a pieno.
6. Che impatto ha avuto PlayVet nella gestione dei suoi pazienti?
Grazie a PlayVet è stato possibile proporre l’applicazione di ortesi veterinarie completamente su misura a pazienti con situazioni cliniche molto particolari sui quali sarebbe stato impossibile, prima, poter utilizzare prodotti commerciali parzialmente o assolutamente non su misura.
7. Come Partner PlayVet, quale aspetto della collaborazione le piace di più?
Con PlayVet ho trovato un tavolo di confronto sempre aperto, la piena disponibilità alla realizzazione delle richieste del Veterinario Fisiatra, con l’obbiettivo comune di soddisfare le esigenze dei proprietari e migliorare la qualità della vita dei miei pazienti.
8. Cosa direbbe ad un collega che vuole provare il sistema e/o i prodotti PlayVet?
Una volta utilizzati questi prodotti, diventa davvero impossibile tornare indietro ai “vecchi” sistemi.
10. Che consigli dare ad un giovane collega che vuole affrontare un percorso come il suo? Quali consigli dovrebbe ignorare?
Ai giovani colleghi interessati alla medicina riabilitativa mi sento di consigliare di intraprendere un percorso di internato in un centro di fisioterapia e riabilitazione veterinaria per imparare sul campo le “gioie e dolori” di questa specialità e di scegliere poi un percorso formativo di eccellenza internazionale come quelli proposti dal Canine Rehabilitation Institute (CRI-CCRT) o dal Tennessee College (CCRP).
BIO:
Laureata in medicina veterinaria c/o Università degli studi di Napoli Federico II a Marzo 2011, intraprende immediatamente numerosi percorsi formativi nel campo della Fisioterapia e Riabilitazione Veterinaria, nel quale opera da Gennaio 2012. Nel 2014 consegue il Master di II livello in Medicina Comportamentale degli animali da affezione c/o Università degli studi di Pisa. Dal 2016 ad oggi esercita come Docente in numerosi corsi di formazione per Istruttori, Addestratori e Educatori cinofili per svariati Enti di formazione (ENCI, CSEN, UISP, ASC). Dal 2017 al 2019 segue, nella figura di Veterinario Ufficiale, le Nazionali Italiane ENCI di Agility ed Obedience nei campionati Europei e Mondiali FCI. Certificata presso il CRI (Canine Rehabilitation Institute) con il titolo di Canine Rehabilitation Therapist (CCRT), attualmente si occupa esclusivamente di fisioterapia, riabilitazione e preparazione atletica del cane sportivo nel suo Centro di Fisioterapia e Riabilitazione Veterinaria DOG Fisio LAB a Dorzano (BI).