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Scopriamo chi sono i nostri Partner! - Dott.ssa Ilaria Arena

Scopriamo chi sono i nostri Partner!

Una nuova puntata della nostra nuova rubrica per conoscere meglio i Veterinari e le Veterinarie che ci hanno scelto per la propria attività clinica. Dieci domande per conoscere il percorso, le gioie e le difficoltà della professione veterinaria.

1. Quando ha deciso di diventare un Medico Veterinario e specializzarsi? Ricorda un evento in particolare che l’ha indirizzata verso questo percorso oppure è stato un percorso graduale?   

Cominciai a sognare di diventare un medico veterinario già in tenera età, mentre guardavo il film “ Quattro Bassotti per un Danese” e la mia maestra delle elementari si ricorda ancora quanto volessi diventarlo! Dopo un anno di tirocini post laurea in Italia decisi di andare oltre oceano  per degli externship in alcune cliniche sia per piccoli animali che per cavalli e lì scoprii il mondo sia della medicina sportiva che della riabilitazione, innamorandomi di quella che è diventata una delle mie prime specializzazioni, la chiropratica.

 

2. Chi l’ha ispirata di più durante questo percorso?

La prima volta che osservai un cavallo durante un trattamento chiropratico fui colpita dal suo sguardo e da come un animale di più di 500 kg si affidava alle mani dell’operatore. Decisi così di voler studiare chiropratica veterinaria e col tempo ho continuato a studiare e ad approfondire gli approcci e le terapie migliori per il recupero dopo un intervento, la gestione di una patologia cronica, la preparazione sportiva dei piccoli animali e del cavallo. Ricordo con particolare emozione il primo paziente che riprese a camminare dopo due settimane di terapie; era un chihuahua paralizzato sui 4 arti a cui avevano suggerito l’eutanasia, soffriva di spondilosi cervicale e numerose ernie e non camminava ormai da un paio di mesi. Non so ancora descrivere la gioia di aver potuto fare la differenza non solo per il cane ma per la proprietaria che finalmente tornava a vedere il suo compagno animale a camminare!

 

3. Qual è o quali sono stati gli ostacoli maggiori nella sua carriera? Come li ha superati? 

Il lavoro del medico veterinario è fatto di sacrifici e sfide continue. Gli ostacoli più grandi rimangono la diffidenza delle persone davanti alle innovazioni sia nelle terapie che negli approcci o la mancanza di empatia con l’animale. Non c’è frase più fastidiosa del “si è sempre fatto così, perché cambiare?” oppure “è vecchio/malato cosa vuoi farci!”

 

4. Cosa la motiva di più nel suo lavoro? 

Pensare a tutti gli animali e gli umani che ho aiutato ad avere una vita più serena nonostante la malattia.

 

5. Qual’era la sua esperienza nel trattare i pazienti con prodotti su misura prima di incontrare PlayVet? Conosceva già la stampa 3D applicata a questo settore? 

Ho avuto poche esperienze di dispositivi custom made prima di conoscere la tecnologia PlayVet e non avevo ancora sentito parlare della stampa 3D applicata alla veterinaria. Quello che mi ha sempre frenato nel loro utilizzo era la metodica con cui si doveva fare il calco, la quale ho sempre ritenuta poco pratica e precisa.

 

6. Che impatto ha avuto PlayVet nella gestione dei suoi pazienti? 

Mi ha dato la possibilità di offrire dei dispositivi veramente su misura e studiati per il massimo comfort a pazienti con disabilità importanti, fornendo protezione e sostegno nella deambulazione.

 

7. Come Partner PlayVet, quale aspetto della collaborazione le piace di più? 

Il fatto di sentirsi parte di un team dove vengono messe al servizio del paziente le proprie competenze ed esperienze, la grandissima disponibilità di PlayVet e la rapidità di stampa e spedizione.

 

8. Cosa direbbe ad un collega che vuole provare il sistema e/o i prodotti PlayVet?  

Se vuole apportare innovazione alle cure dei propri pazienti PlayVet è la risorsa giusta!

 

9. Se le fossero dati 3 desideri, quali sarebbero?

- Maggior collaborazione con i colleghi veterinari, soprattutto con quelli che mostrano ancora poca sensibilità verso i pazienti disabili o anziani;

- IVA al 10% sulle prestazioni veterinarie

- Aprire una scuola di chiropratica veterinaria in Italia gemellata con quella inglese

 

10. Che consigli dare ad un giovane collega che vuole affrontare un percorso come il suo? Quali consigli dovrebbe ignorare? 

Di differenziarsi, di specializzarsi in branche della medicina veterinaria innovative. Investire sulla propria formazione (anche all’estero) e credere in sé stesso.


BIO:

Laureata in medicina veterinaria all’Università degli Studi di Bologna nel 2011. Iscritta all’ordine dei Medici Veterinari di Bologna dal 2012. Diplomata in Chiropratica Animale nel 2014 al College Options for Animals- Animal Chiropractic (KS, USA). Successivamente ottiene la certificazione internazionale dell’IVCA (International Veterinary Chiropractic Association).

E’ referente per la preparazione atletica e riabilitazione di diversi centri cinofili dal 2016. Nel 2016 sono relatrice del seminario “Fisioterapia e Chiropratica” per gli studenti del V anno della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Bologna.

Nel 2017 sono relatrice del seminario “Chiropratica, Fisioterapia e Mascalcia del cavallo” per gli studenti del V anno della facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Teramo.

Nel 2018 sono relatrice nella conferenza annuale della BVCA (British Veterinary Chiropractic Association). Nel 2018 è correlatrice della tesi di laurea in Medicina Veterinaria “Valutazione chiropratica del puledro neonato: risultati preliminari”. Dal 2018 sono referente di riabilitazione dell'unità di perinatologia equina del DIMEVET di Bologna e collaboro a diversi progetti di ricerca con lo stesso ateneo.

Nel 2021 consegue il diploma in Clinical Integrative Canine Rehabilitation. Dal 2021 è istruttore di chiropratica veterinaria al college Options UK di New Castle. Attualmente è vicepresidente SIRIMSVET (Società Italiana di Riabilitazione e Medicina Sportiva Veterinaria) oltre che responsabile del reparto di fisioterapia dell’ambulatorio Cocoonvet, il quale si occupa di terapia del dolore, cure palliative, riabilitazione e medicina sportiva.

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